Koda, fratello orso // Gli inuit e l’aurora boreale

da | Giu 22, 2022 | Film

Uno dei film d’animazione più profondi, simbolici, ma lasciati nel dimenticatoio, Koda, fratello orso, uscito nel 2003 e diretto da Robert Walker e Aaron Blaise, è stato il 44° classico della Walt Disney Pictures ed è stato anche nominato agli Oscar come miglior film d’animazione nel 2004. 

La trama la conosciamo tutti: la storia di Kenai, un ragazzo Inuit di un’epoca lontana, che viene trasformato dagli spiriti in un orso e crea un legame fraterno con il cucciolo di orso Koda.

Siamo in un’epoca lontana, in cui i territori americano-canadesi vantavano ancora di una natura incontaminata, abitata da popoli che la rispettavano e che veneravano gli animali. Credevano infatti di avere un legame speciale con loro, indissolubile e voluto dagli spiriti. Ma dove si trovano gli spiriti? E come si manifestano?

Come si  può osservare fin dall’inizio del film, gli Inuit collocavano gli spiriti nell’aurora boreale, uno spettacolo di luci che si manifesta sulla Terra nelle zone all’estremità nord e sud (in quest’ultimo caso aurora australe), dovuta all’incontro del vento solare con le particelle di ossigeno e nitrogeno nell’atmosfera che cambiano colore a seconda del gas coinvolto nella reazione chimica e dell’altitudine . 

Per il popolo indigeno gli spiriti vestivano di una luce mistica e, per i rapidi movimenti, queste luci colorate venivano chiamate “danza dei morti”.  Ma perché proprio dei morti?

Nei luoghi in cui si manifestano le aurore, i popoli connettevano questo fenomeno ottico all’aldilà e, in generale, si credeva che in esse risiedessero le anime dei non nati, dei morti prematuri, delle donne più anziane e nubili e di coloro deceduti da morte violenta.

Vi ricorda qualcosa? Dove incontriamo i personaggi del film che ci hanno lasciato nel modo più atroce?

Se la pellicola mostra la maggior parte delle caratteristiche della cultura eschimese come il “dover” vendicare un parente secondo il principio “occhio per occhio”, la connessione con gli spiriti e gli animali, le cerimonie musicali, i totem, il ruolo di tramite degli sciamani con gli spiriti e la loro capacità di poter tramutare le persone in animali, nessuno sembra essersi mai davvero soffermato su questo piccolo ma non meno interessante aspetto. Ogni cosa nell’animismo ha un significato e l’aurora non è da meno, anche a giudicare da quanto “le luci” compaiono all’interno di questo intramontabile lungometraggio.

FONTI:
Science On Blog
Wikipedia
Good Reads
Inuit Myth in the Film â•œBrother Bearâ•š (kennesaw.edu)
IMMAGINI:
Brother Bear, ©2003/Robert Walker/Aaron Blaise/Walt Disney Pictures
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Sull’autore
Ha frequentato il Liceo Linguistico Giosuè Carducci di Viareggio dove ha studiato spagnolo e tedesco, proseguendo i suoi studi presso la facoltà di lingue, letterature e studi interculturali di Firenze in cui ha appreso lo svedese e il portoghese. Successivamente ha intrapreso una specializzazione settoriale in traduzione medica, del web e per le imprese del turismo presso la scuola per traduttori e interpreti di Pescara. Da sempre appassionata dei più svariati argomenti, dalla storia antica alla medicina e dagli animali alle scienze della terra, la sua più grande vocazione è sempre stata il mondo dello spettacolo. Ha frequentato corsi di danza, musical, pianoforte, recitazione teatrale e cinematografica e al momento frequenta la scuola di doppiaggio Voice Art Dubbing di Roma.
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