In pochi sanno che prima del successo di Steamboat Willie – che ricordiamo essere il primo cortometraggio animato sonoro della storia – Topolino aveva già fatto il suo debutto davanti ad un pubblico. Era il 15 maggio 1928, e nella sale usciva Plane Crazy (L’aereo impazzito). Non ebbe la stessa immediata fortuna, anzi, fu solo grazie a quello che è stato il terzo corto, ovvero Steamboat Willie, che nel 17 marzo 1929 ebbe un sonoro tutto nuovo da poter così raggiungere il successo desiderato. Invece il secondo corto, Topolino gaucho, doveva essere il debutto di Mickey Mouse, ma Disney ne tardò la distribuzione per concentrarsi sul soggetto del nostro articolo. Anche quest’ultimo ebbe nuova vita grazie al rivoluzionario Steamboat Willie.
La storia de Plane Crazy è semplicissima. Topolino costruisce un aereo con il desiderio di emulare le gesta di Charles Lindbergh (nel maggio 1927 l’aviatore statunitense aveva compiuto la prima trasvolata dell’Oceano Atlantico in solitaria e senza scalo) ma il volo di collaudo non va come sperato. Il nostro topo però ritenta sacrificando la propria auto e invita a questo secondo volo anche Minnie, di cui è invaghito. Ma anche questo secondo volo non sembra andare nel migliore dei modi.
La versione di riferimento è quella del 1929, quella che possiamo apprezzare. Plane Crazy è una congerie di assurdità e divertissement che la musica e gli effetti sonori acuiscono. Un assurdo mix tra un appuntamento che Topolino vorrebbe galante, mentre Minnie è di tutt’altro avviso, e un volo in aereo ricolmo di momenti impossibili ma davvero divertenti.
Già provvista di quel sonoro sincronizzato che stupì il pubblico di Steamboat Willie, l’ufficiosa prima di Topolino e Minnie ci mostra come Walt Disney avesse già chiaro il tono comico, allegro e scanzonato dei suoi primi cortometraggi. A dar vita a Plane Crazy, fu il lavoro di Ub Iwerks, unico animatore accreditato in questo film, che realizzò una media di almeno 700 disegni al giorno (con molta probabilità coadiuvato dai non accreditati Hugh Harman e Rudolf Ising). La musica del film, che ricordiamo essere stato presentato la prima volta come muto, fu composta da Carl W. Stalling alla sua assunzione in Disney, addirittura prima che Wilfred Jackson si occupasse del terzo corto.